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Racconti dall’Olimpo

Narrazione con ombre e arpa.

Spettacolo rivolto ai bambini e alle bambine 6/10 anni

in scena Paola Bassani, Patrizia Borromeo e Laura Valli

Di Roberto Piumini
Materiali di scena Paola Bassani
Musiche originali dal vivo Patrizia Borromeo

Durata 50 minuti

Ci ha colpito la forza e la suggestione che ancora esercitano i miti nella loro complessa ma immediata limpidità.
Le immagini, tratte dalle figure rappresentate sui vasi della Magna Grecia, si stagliano scure sul piccolo schermo bianco del teatrino per ombre.

racconti dall'Olimpo

La parola poetica di Roberto Piumini per raccontare i miti greci: dalle raccolte “Il circo di Zeus”  e “Tre sorrisi per Paride” abbiamo scelto di raccontare due miti: Ermes – Orfeo ed Euridice.
Ci ha colpito la forza e la suggestione che ancora esercitano i miti nella loro complessa ma immediata limpidità. Ci ha divertito trovare le piccole varianti inventate dallo scrittore che, nella miglior tradizione del racconto orale, aggiunge parola nuova alla parola tramandata. Abbiamo scelto di narrare le relazioni fra umani eroi, archetipi di azioni e sentimenti, e dèi  dell’Olimpo. Insieme alla parola/voce, per raccontare, le immagini e la musica.
Le immagini, tratte dalle figure rappresentate sui vasi della Magna Grecia, si stagliano scure sul piccolo schermo bianco del teatrino per ombre: personaggi nitidi ed essenziali che raccontano con forza o svaniscono evanescenti, piccoli elementi scenografici per rappresentare spazi evocativi.
La musica dell’arpa, composta appositamente e giocata dal vivo, racconta a sua volta atmosfere, sottolinea, fa da contrappunto, permette a sentimenti ed emozioni di risuonare.

Note tecniche
Spazio scenico: 3x2x2,80 (LxPxH)
Carico elettrico: 220v
Montaggio: 2 ore
Smontaggio: 1 ore
Spazio buio

Approfondimenti

L’ideazione
Gli spettacoli, generalmente, sono prima di tutto un incontro: tra gli attori, tra gli attori e il regista , tra gli attori il regista e la drammaturgia, tra i linguaggi e, infine, con il pubblico.
L’idea di lavorare a Racconti dall’Olimpo è nata proprio da uno scambio di idee avvenuto durante la collaborazione del Teatro Laboratorio Mangiafuoco alla mostra “Il Mito oltre il Mito”, tenutasi a Palazzo Reale di Milano.
Le letture proposte, accompagnate dalla musica dell’arpa dal vivo, hanno incuriosito, appassionato, commosso i piccoli spettatori e i loro genitori che riconoscevano le raffigurazioni di dèi ed eroi ammirate durante il percorso della mostra.
Le splendide figure così nette e affascinanti hanno suggerito l’idea di raccontare, oltre che con parola e musica, con la forza evocativa dell’immagine: il Teatro delle Ombre è parso il linguaggio più adatto.

Nel riscontro con il pubblico, questa esperienza è stata determinante per comprendere quanto sia rimasta intatta, ancora oggi, la forza e la suggestione esercitata dai miti nella loro complessa, ma immediata limpidità.

Il testo
Il testo di Racconti dall’Olimpo è tratto dalle raccolte  “Il circo di Zeus” e “Tre sorrisi per Paride” di Roberto Piumini .
Le storie della mitologia greca, riviste dall’autore con piccole variazioni e un po’ di ironia, incuriosiscono e divertono il lettore, avvincendolo con un ritmo e una forza della parola decisamente incalzante.
Nelle due raccolte emerge un rapporto fra divinità e genere umano frastagliato e conflittuale: molte sono le incomprensioni per un castigo o una vendetta degli dèi, per la gelosia o la prepotenza degli uomini, molte le passioni che avvincono e accomunano mortali ed immortali.
Solo le gesta e i sentimenti degli eroi, profondi e sommi, a cui non riescono a restare insensibili neanche gli dèi, saranno in grado di riportare armonia nelle relazioni.
Il linguaggio poetico dell’autore, unito alla migliore tradizione di racconto orale, aggiunge una nuova peculiarità al rapporto fra déi e uomini, il cui senso profondo risulta immediatamente trasparente: il tono drammatico, divertito o pieno di meraviglia ricrea, con una sensibilità moderna, il pathos della classicità.

Lo spettacolo
La scelta è stata quella di narrare con parola/voce, immagini e musica, due miti attinenti alla preziosità della cetra, svelando e suggerendo, nel contempo, archetipi di azioni e sentimenti che ancor oggi risuonano nei vissuti contemporanei.
Gli spettatori saranno guidati, con la complicità dell’attrice/narratrice, in un mondo epico, compiacendosi delle vicende avventurose di Ermes il messaggero degli dèi figlio di Zeus e commuovendosi dell’amore di Orfeo, il miracoloso cantore, per la bella Euridice.
La narrazione è serrata, si intreccia alle immagini, le anticipa, le commenta, le suggerisce tessendo un racconto in cui parole e segni si rincorrono e si completano.
Le immagini, tratte dalle figure rappresentate sui vasi della Magna Grecia, si stagliano scure sul piccolo schermo bianco del teatrino: personaggi nitidi ed essenziali che appaiono con intensità o si dissolvono evanescenti, giocati all’interno di cornici scenografiche che rimandano a spazi evocativi.
Lo spettacolo è un inno alla bellezza della musica, alla sua proprietà taumaturgica, alla sua capacità, universale e senza tempo, di commuovere, accomunare, incantare, scaldare i cuori.

Le musiche
Nello spettacolo, dunque, la musica ha un ruolo rilevante, racconta atmosfere, sottolinea, fa da contrappunto, permette a sentimenti ed emozioni di risuonare.
L’arpista ha composto appositamente le musiche per questo lavoro e le esegue dal vivo con l’arpa

A chi si rivolge
Lo spettacolo è dedicato ai bambini (dai 6 anni) ma, il tema trattato (miti archetipici), il linguaggio teatrale adottato (teatro delle ombre) e la musica dal vivo (arpa), incantano e commuovono anche gli adulti.
Un lavoro adatto, dunque, a pubblico misto, da inserire in programmazioni con spazi particolari (quali musei o biblioteche), suggestivo se rappresentato all’aperto in cornici naturali o piccoli spazi urbani (cortili o piazzette)
Può essere rappresentato, ed è molto suggestivo, con l’ausilio di torce e candele se proposto in siti archeologici che non dispongono di fornitura elettrica.

e dunque…
Copritevi il capo tre volte, bagnate di saliva il dito in segno di scongiuro.
Vi sto per narrare quello che fece Ermes, il dio veloce e astuto.